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Cancro: come risolvere l’inappetenza da chemio
Durante le cure oncologiche, la voglia di mangiare è poca. Ma nutrirsi è importante e noi ti aiutiamo con i consigli dell’esperto
Sentire il profumo del cibo ti fa venire la nausea, mangiare sembra un’impresa. Quando stai facendo le terapie per il cancro, il momento dei pasti è uno dei più problematici. Non hai fame, ti senti spossata e malesseri e malumore sembrano prendere il sopravvento.
I problemi più grandi sono legati soprattutto alla chemioterapia, che porta diversi effetti collaterali, dalla nausea persistente alle afte in bocca. Ma saltare i pasti è sbagliato. “I pazienti oncologici rischiano di soffrire di malnutrizione” spiega Luca Imperatori, oncologo esperto in Nutrizione. “Un rischio da evitare: l’organismo deve essere reattivo proprio per rispondere al meglio alle cure. Quindi, è bene sforzarsi e mantenere un’alimentazione bilanciata e rispettosa degli orari”. Ecco, allora, i consigli del nostro esperto per risolvere l’inappetenza da terapie.
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Bevi acqua e tisane: l’idratazione è fondamentale per disintossicare l’organismo dalle cure e anche nei periodi di inappetenza non dimenticarti mai di bere. Punta su acqua e tisane da bere a piccoli sorsi durante la giornata e tieni sempre con te una borraccia piena.
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Prova grifonia e ginseng: in questi momenti, anche la componente psicologica è fondamentale. Diagnosi, intervento e terapie ti hanno sicuramente messa alla prova. Tristezza e paura fanno parte delle tue giornate e questa apatia non ti aiuta a mangiare. La natura può essere un’ottima alleata. Per esempio, la griffonia è una pianta perfetta perché regala energia e serenità visto che stimola la produzione di serotonina, il cosiddetto ormone della felicità; anche il ginseng americano ha lo stesso effetto. Entrambi si trovano in farmacia sotto forma di integratori.
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Gioca con le consistenze dei cibi: se la nausea e le afte ti creano difficoltà, prova a frullare o sminuzzare gli alimenti. Vellutate di verdura e cereali e ragu di carne e di pesce possono essere delle buone idee per stimolare l’appetito. In ogni caso, fai in modo di assumere sempre la giusta dose di carboidrati e proteine.
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Non cadere nella tentazione del junk-food: cibo da fast food, dolci e fritti ingolosiscono chiunque e in questi momenti di inappetenza e umore ballerino sembrano la soluzione ideale. Ma questi alimenti industriali e ricchi di zuccheri stimolano la proliferazione cellulare, dannosa per il tuo percorso di cura. Allora, stai alla larga dai fast food, fai la spesa con attenzione e, anche in questo caso, fatti aiutare dalla natura. Le tisane di tiglio e passiflora, per esempio, hanno un effetto calmante che placa il desiderio di cibo spazzatura.
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Concediti una passeggiata prima dei pasti: camminare prima di metterti a tavola è un ottimo trucco, perché aumenta l’appetito, riossigena la mente e ti distrae da ansia e inappetenze. Anche in inverno non rinunciare a una breve passeggiata per stimolare il senso di fame.
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Mangia sempre in compagnia: il pasto deve essere un momento di condivisione. Quindi, fai in modo di non stare a tavola da sola, ma con i tuoi cari. Basta una persona per distrarti e trovare un pizzico di allegria. Così, tra una chiacchiera e una forchettata, ritrovi anche il gusto del cibo.
Hai un tumore al seno metastatico? Ecco il tuo menu
I consigli dell’esperto sugli alimenti da portare in tavola
Hai un tumore al seno metastatico? La convivenza quotidiana con la malattia non è semplice e spesso cure, esami e disturbi sembrano prendere il sopravvento. Ma l’alimentazione rimane un aspetto importante. “Ormai moltissimi studi dimostrano come anche il cibo sia fondamentale” precisa il nostro coach Luca Imperatori, oncologo esperto in Nutrizione. “Infatti, se l’organismo ha le giuste forze può rispondere meglio ai trattamenti e contrastarne gli effetti collaterali”.
Allora, anche quello che porti in tavola può trasformarsi in un ottimo alleato delle tue giornate. Ma quali ingredienti è meglio scegliere e quali, invece, sarebbe bene evitare? L’abbiamo chiesto al nostro esperto e qui sotto trovi tutte le risposte.
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Attenzione alla soia: questo ingrediente finisce spesso al centro del dibattito. Secondi alcuni, potrebbe addirittura proteggere contro il tumore al seno; altri, invece, puntano il dito contro gli isoflavoni di cui è ricco e che possono essere nocivi. In caso di malattia metastatica, quindi, il consiglio è di essere prudenti e di mangiare raramente la soia (e gli alimenti a base di soia come il tofu) .
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Prova tacchino, coniglio e carni ‘alternative’: come abbiamo detto tante volte, la carne rossa contiene grassi saturi che possono compromettere la risposta ai trattamenti, quindi limitati a cucinarla una volta alla settimana. Via libera alla carne bianca, soprattutto a quella di tacchino e coniglio, che non vengono da allevamenti intensivi. Sì anche a faraona e quaglia.
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Punta sul pesce: per avere la giusta dose di proteine sane, porta in tavola il pesce almeno 3 volte alla settimana. Poi mangia spesso i legumi, come zuppe e contorni.
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Sì a mezzo bicchiere di vino: i superalcolici sono da bandire, mentre un brindisi con mezzo bicchiere di vino è concesso (non tutti i giorni, ovviamente) perché apporta il resveratrolo, che ha un positivo effetto antiossidante.
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I dolci? Solo per festeggiare: gli zuccheri sono nocivi ai pazienti oncologici perché ‘alimentano’ il tumore. Quindi torte, pasticcini e simili vanno mangiati raramente, solo in occasioni speciali, come un compleanno o una ricorrenza.
Se hai domande per il nostro esperto, scrivici a info@koalastrategy.com
Cancro, sconfiggi la fatigue a tavola
L’oncologo esperto in nutrizione Luca Imperatori ti regala i consigli per risolvere il problema con gli ingredienti giusti
La chiamano fatigue. Si traduce fatica, ma la spossatezza che accompagna chi è in cura per un tumore è qualcosa di più. “Non si tratta soltanto di un affaticamento muscolare o fisico, ma di qualcosa di più forte e profondo, che stravolge tutto l’organismo, mente compresa. Tanti pazienti mi raccontano di sentirsi molto provati, demotivati e di non riuscire a portare a termine azioni quotidiane come leggere un libro. Il malessere dura a lungo e non è legato solo alle terapie ma all’intero percorso di cura” spiega il nostro coach Luca Imperatori, oncologo esperto in Nutrizione.
Ma, per fortuna, possiamo migliorare un po’ questo disturbo anche a tavola, aggiungendo qualche ingrediente alla nostra alimentazione quotidiana e mettendo in pratica qualche suggerimento prezioso del nostro esperto Luca Imperatori. Te li raccontiamo in questo articolo. Buona lettura…
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Bevi tantissimo: è il consiglio più importante perché la fatigue è data dai trattamenti che ‘intossicano’ l’organismo, quindi serve il giusto ricambio della linfa dei tessuti. Allora, bevi acqua, the verde, tisane e spremute fino ad arrivare ad almeno 1,5 litri di liquidi al giorno.
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Scegli l’antipasto green: inizia i tuoi pasti con la verdura. Non è una moda, ma il trucco per filtrare l’assorbimento dei carboidrati e, quindi, il conseguente picco glicemico che affatica ancora di più il fisico.
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Fai benzina con i legumi: lenticchie, ceci, fagioli e piselli sono un’ottima benzina per l’organismo e regalano forza ed energia. Portali spesso a tavola al posto della carne, soprattutto di quella rossa che va ridotta a 1-2 volte alla settimana.
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Punta sui frutti di bosco: mirtilli, more e lamponi sono un ottimo concentrato di energia e disintossicano dalla tossicità delle terapie. Una piccola accortezza: non mangiarli il giorno successivo alle cure, ma aspetta 4-5 giorni per evitare effetti controproducenti dei loro nutrienti.
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Fai merenda con frutta secca, frullati e gelati: non dimenticare mai di mangiare uno snack a metà mattina e a metà pomeriggio. Qualche idea? La frutta secca da addolcire con il miele, i frullati e un buon gelato fresco 1-2 volte alla settimana.
Se hai domande per il nostro coach, scrivigli a info@koalastrategy.com.