Segni particolari: morbidissimi, fatti a mano, teneri come una carezza. Ecco l’identikit dei ‘cuori sottobraccio’, i cuscini che aiutano le donne operate per un tumore al seno. A compiere questo piccolo miracolo è l’Associazione Crisalide di Rimini (https://www.tumorealseno.it/). E come spesso accade, le idee migliori nascono nell’anima di chi ha passato la stessa tempesta. “Oggi ho 68 anni, ma esattamente 30 anni fa ho vissuto anche io questa prova” racconta Pia Vignali, presidente dell’associazione. “Si trattava di un carcinoma allo stadio avanzato: all’epoca le cure erano meno efficaci e non si parlava nemmeno di ricostruzione del seno. E’ stato un calvario e quando ne sono uscita mi sono ripromessa che avrei cercato un modo per restituire quello che avevo ricevuto”.

Tutto comincia da un gruppo di ex pazienti

All’epoca il primario dell’Oncologia di Rimini, il prof. Alberto Ravaioli, aveva lanciato un corso di training autogeno per le pazienti oncologiche. Un appuntamento innovativo, quasi rivoluzionario. Lì, tra quelle signore, negli anni Novanta sboccia l’Associazione Crisalide. Perché condividere la stessa strada alleggerisce il peso delle paure. Pia e le sue socie speciali organizzano i primi laboratori creativi, dall’uncinetto al ricamo, visto che le mani che si muovono sapienti sono meglio della meditazione e diventano l’antistress più potente. “Ancora oggi, una volta all’anno organizziamo una vendita delle nostre creazioni per finanziare dei progetti speciali, come quelli contro la violenza di genere. Non vogliamo essere solo ‘quelle operate al seno’, ma desideriamo essere parte attiva della comunità. Non solo: proponiamo anche corsi di nuoto, ginnastica dolce o nordic walking con istruttori esperti perché il movimento è fondamentale come prevenzione contro le recidive”.

“Ancora oggi, una volta all'anno organizziamo una vendita delle nostre creazioni per finanziare progetti speciali, come quelli contro la violenza di genere. Non vogliamo essere solo 'il pettorale', ma piuttosto vogliamo essere una parte attiva della comunità. Non solo: offriamo anche lezioni di nuoto, ginnastica leggera o nordic walking con monitor esperti perché il movimento è fondamentale per prevenire le ricadute”

I cuscini aiutano la circolazione e prevengono il linfedema

La porta dell’associazione è sempre aperta e le volontarie non si fermano mai. Proprio una di loro, di ritorno dalla Spagna, ha lanciato l’idea dei cuscini, che aveva visto all’ospedale di Barcellona. “Abbiamo contattato la struttura e ci siamo fatti mandare tutte le informazioni per farli”. Così, dal novembre 2019, il martedì si è trasformato nel giorno dei cuscini, con le volontarie che li cuciono a mano, con amore e precisione. “Scegliamo i materiali e ci occupiamo di ogni dettaglio. La fodera è di cotone al 100%, mentre l’imbottitura deve pesare 170 grammi, non uno di più, non uno di meno: è un oggetto importante, che la paziente operata al seno può mettere sotto al braccio già la sera dell’intervento per tenere l’arto in alto e aiutare la circolazione. Questo piccolo gesto si rivela davvero prezioso per alleviare il dolore e, soprattutto, per prevenire il linfedema, ovvero l’eccessivo rigonfiamento della zona, che può diventare un disturbo cronico e invalidante”.

Le volontarie preparano centinaia di cuscini

Già, ci vorrebbero più cuori per tutti…Intanto, Pia e le volontarie hanno preparato, da inizio progetto, 700 cuscini che, come dolcissime angeli custodi, regalano alle donne operate. “Di solito li diamo alle pazienti della nostra Regione, ma non ci poniamo limiti geografici” spiega Pia con un sorriso. “Spesso veniamo contattate anche da altre associazioni e forniamo loro tutte le indicazioni per farli. E ogni settimana ci troviamo insieme per diffondere amore tra stoffe e imbottiture. Quando cuciamo, è come se medicassimo le cicatrici delle pazienti oncologiche e mandassimo loro una coccola speciale”.