Sai già che domande fare all'oncologo?
Come si svolge la prima visita dall’oncologo? In che cosa consiste? Quali domande posso fare al medico? E se non capisco niente? Oggi parliamo di un argomento che ci sta molto a cuore perché, quando arriva il momento di fissare l’appuntamento con l’oncologo, i dubbi crescono e le domande si moltiplicano.
Ecco una guida utile che risponde alle tue perplessità. Ti raccontiamo come si svolge la prima visita oncologica, con suggerimenti utili per prepararti e per interagire efficacemente con lo specialista e il team multidisciplinare.
Ogni visita medica è un momento di grande importanza e può generare un mix di emozioni intense. Sapere come si svolge la visita oncologica, come affrontarla e cosa aspettarsi può aiutare a ridurre l’ansia e a trarre il massimo da un incontro determinante nella scelta delle terapie e delle cure per il cancro che affronterai.
La prima visita oncologica è un’opportunità per instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con il professionista che ti accompagna nel percorso terapeutico. In questa guida vogliamo fornirti gli strumenti utili per avere un ruolo attivo nella costruzione di una relazione importantissima per la tua salute e per il percorso di guarigione che verrà.
Sappiamo che il cammino può sembrare impegnativo, ma la prima visita oncologica ti aiuterà a comprendere se lo specialista che hai davanti è quello giusto per te, che sa offrirti competenza, comprensione e umanità. Scoprirai che la comunicazione aperta e diretta fin dalla prima visita con l’oncologo è il punto di partenza solido e rassicurante nel tuo percorso di cura.
Quando si fa la prima visita oncologica
La prima visita oncologicasi fissa si fissa quando gli esami del sangue e/o delle urine oppure gli esami strumentali – come radiografie, Tac, RM, endoscopie – evidenziano alterazioni che devono essere valutate da uno specialista. L’oncologo è il medico specializzato nell’effettuare la diagnosi e individuare la terapia per la cura di ogni tumore. La visita oncologica serve, quindi, a chiarire i risultati degli esami che hanno messo in allarme e, se necessario, a prescrivere un esame oncologico aggiuntivo o anche più di uno, proprio per andare più a fondo e, eventualmente, impostare le terapie oncologiche appropriate.
In che cosa consiste la visita oncologica
La prima visita dall’oncologo consiste in una conoscenza approfondita della tua persona, della tua storia medica personale e familiare. Ciò che si fa alla prima visita oncologica è rispondere a domande su eventuali precedenti patologie, interventi chirurgici, allergie, stile di vita e abitudini quotidiane. Questo dialogo, noto come anamnesi, è fondamentale per identificare fattori che potrebbero influenzare la diagnosi e la conseguente terapia. Quindi, non esitare a condividere dettagli sulla tua salute, anche quelli che possono sembrare insignificanti o imbarazzanti. Ogni informazione può essere preziosa per una diagnosi accurata.
Durante la prima visita oncologica lo specialista potrebbe sottoporti a una visita di zone specifiche del corpo per rilevare eventuali anomalie. Quindi, scegli un abbigliamento pratico che ti faccia sentire a tuo agio. L’oncologo potrebbe richiedere esami diagnostici aggiuntivi a quelli che hai già fatto, come analisi del sangue, radiografie, TAC, risonanze magnetiche o biopsie. Non stupirti: queste indagini aiutano a determinare la natura e l’estensione del cancro, fornendo informazioni essenziali per un piano di trattamento efficace.
Cosa chiedere all’oncologo
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, il medico discuterà con te i risultati preliminari. Un bravo oncologo sceglie un linguaggio chiaro per spiegare la diagnosi, lo stadio della malattia e cosa tutto ciò significa per la tua salute. Questo è il momento in cui tu puoi comprendere meglio la situazione e iniziare a elaborare le informazioni ricevute.
Porta con te un quaderno o utilizza lo smartphone per le annotazioni: è importante per tenere traccia delle molte nozioni che riceverai e che potresti faticare a ricordare in seguito. Prendere appunti è anche utile per sapere che cosa domandare all’oncologo quando ha finito di parlare: con l’elenco davanti è più facile tornare sui passaggi da chiarire e fare domande senza timore di avere tralasciato qualcosa per l’ansia.
Domande da fare sulla tua malattia
Se vuoi avere maggiori informazioni su diagnosi e prognosi, durante la visita puoi fare queste domande all’oncologo:
- Qual è il tipo di tumore e dove si trova esattamente?
- Il mio è un tumore raro? Qual è la gravità?
- Che cosa comporta questo tumore? A quali sintomi posso andare incontro?
- Servono nuove analisi per confermare la diagnosi? Quali sono?
- Qual è l’obiettivo della terapia: la guarigione o limitare la sua estensione e attenuare i sintomi?
- Qual è l’indice di sopravvivenza per il mio tipo di tumore?
Non sentirti a disagio, perché è normale essere confusi da termini medici o da concetti complessi. L’oncologo è lì per aiutarti a comprendere ogni aspetto della tua condizione e delle possibili terapie. Chiedere spiegazioni non è segno di debolezza, bensì dimostra il tuo coinvolgimento attivo nel percorso di cura.
Ricorda che è umano provare paura o persino rabbia durante la visita. Un bravo specialista è consapevole dell’impatto emotivo di una prima visita oncologica e può offrirti il supporto necessario o indirizzarti a professionisti specializzati nel sostegno psicologico.
8 domande da fare all'oncologo sulle terapie
Quando ha una comprensione chiara della tua condizione, l’oncologo è in grado di presentarti le opzioni di trattamento disponibili. Potrebbe suggerirti terapie come chirurgia, chemioterapia, radioterapia, terapie mirate o una combinazione di queste.
Un professionista ti illustra in maniera dettagliata ogni opzione, inclusi i benefici, i rischi e gli eventuali effetti collaterali. L’obiettivo della conversazione è, infatti, trovare insieme la strategia più adatta alle tue esigenze e preferenze personali. Quindi tu devi essere partecipe.
Ascolta attentamente le spiegazioni e le indicazioni dell’oncologo, ma non avere remore nell’esprimere le tue opinioni e preferenze. Una comunicazione bilaterale favorisce una migliore comprensione reciproca e può influire positivamente sull’efficacia del trattamento. Se hai timori o dubbi riguardo alle terapie proposte, agli effetti collaterali o all’impatto sulla tua vita quotidiana, condividili apertamente. L’oncologo può fornirti informazioni aggiuntive, rassicurazioni o alternative che potrebbero adattarsi meglio alle tue esigenze. La tua tranquillità emotiva è importante quanto l’efficacia della cura.
Se vuoi approfondire l’argomento delle terapie, ecco le domande da fare all’oncologo:
- Quali sono le diverse opzioni terapeutiche? Quali sono i vantaggi e svantaggi di ciascuna terapia?
- Quanto tempo ho per pensarci?
- Quale è secondo lei l’opzione terapeutica più adatta a me?
- Quali saranno gli effetti collaterali della terapia?
- Posso fare qualcosa per prepararmi alla terapia e tollerarla meglio?
- Quali cose non potrò fare durante la terapia?
- Ci saranno effetti collaterali a lungo termine?
- La terapia influirà sulla mia sessualità?
Come prepararsi alla visita con l'oncologo
Affrontare una visita oncologica può suscitare una serie di emozioni intense, dall’ansia alla speranza. Ecco alcuni consigli pratici per arrivare alla prima visita oncologica con maggiore serenità e consapevolezza.
- Prendi in considerazione la possibilità di farti accompagnare da chi può offrire sostegno emotivo, aiutarti a ricordare le informazioni e a prendere appunti. Coinvolgere l’accompagnatore nella conversazione con l’oncologo può aiutare a cogliere dettagli che altrimenti possono sfuggire. Inoltre, il supporto emotivo di una persona cara può rendere l’esperienza meno stressante.
- La prima visita oncologica è più lunga perché si fa conoscenza con l’oncologo e si affrontano tanti temi, però non è interminabile. Quindi sfrutta bene il tempo con lo specialista, e prepara in anticipo le informazioni importanti da fornire e le domande da fare al medico.
- Organizza tutta la documentazione medica pertinente. Porta con te tutti i risultati di esami diagnostici già effettuati, come le ultimi analisi del sangue, ecografie, TAC, risonanze magnetiche o biopsie. Questi documenti forniscono all’oncologo la panoramica della tua situazione clinica e ti evitano la ripetizione di esami inutili.
- Prepara una lista dei farmaci che stai assumendo, compresi dosaggi e frequenza. Se assumi integratori, vitamine e prodotti erboristici, inseriscili nel tuo elenco per sapere se interferiscono con le terapie oncologiche.
- Se nella tua famiglia ci sono stati casi di tumore, annota quali tipi e quali parenti sono stati colpiti. Questa informazione può essere rilevante per identificare eventuali predisposizioni genetiche.
- Scrivi un diario dei sintomi che hai avvertito, quando sono iniziati, la frequenza e l’intensità. Questi dettagli possono aiutare l’oncologo a comprendere meglio la tua condizione.
- È normale avere molte domande: stila una lista per non dimenticare nulla durante la visita. Puoi chiedere chiarimenti sulla diagnosi, sulle opzioni di trattamento, sugli effetti collaterali o su qualsiasi altra preoccupazione tu abbia. La visita oncologica è un momento di collaborazione tra te e il tuo medico. Ogni domanda che poni, ogni informazione che condividi, contribuisce a costruire un piano terapeutico su misura per te.
- Non esitare a condividere con l’oncologo come ti senti. Essere aperti sulle tue preoccupazioni e paure può facilitare una comunicazione più efficace e permettere al medico di offrirti un supporto più mirato.
Non avere fretta di andartene
Al termine della visita, se il medico è riuscito a offrirti una visione chiara del percorso che ti attende, la sensazione di fiducia che ti ha trasmesso l’oncologo dovrebbe avere la meglio sulla naturale preoccupazione. Prima di concludere ll’appuntamento, assicurati di aver compreso quali saranno i passi successivi.
Chiedi informazioni sulle tempistiche, su eventuali esami aggiuntivi da effettuare e su quando avverrà il prossimo incontro. Sapere che cosa ti aspetta può ridurre l’ansia e permetterti di organizzare al meglio il tuo tempo. L’oncologo può fornirti materiale informativo, indicazioni su come gestire eventuali sintomi e suggerimenti su risorse di supporto disponibili.
Affrontare una prima visita oncologica può risultare emotivamente impegnativo, cerca di mantenere un atteggiamento positivo e focalizzato sulle possibili soluzioni. Anche se la situazione può sembrare difficile, esistono molte opzioni terapeutiche e risorse di supporto. Lo specialista ti guiderà attraverso le diverse possibilità, aiutandoti a comprendere quale percorso sia il più adatto per te. L’importante è avere una comunicazione aperta con l’oncologo così da instaurare una relazione basata sul rispetto e sulla collaborazione.
Se la visita non ti ha soddisfatto completamente, ricordati che ricorrere a un secondo parere medico è un legittimo diritto di ogni malato. Perché serve a conoscere il punto di vista di un altro professionista per prendere decisioni più consapevoli sulla propria salute. Nella rubrica Cancer Confidential molte ex pazienti che hanno condiviso la loro esperienza, hanno raccontato di avere chiesto anche un terzo e un quarto consulto prima di trovare lo specialista al quale affidare la propria vita. E la guarigione ha dato ragione della loro scelta.
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